il decennio si apre con l'improvvisa scomparsa di Edgardo Moltoni, decano degli ornitologi italiani. Se ne va il 12 gennaio 1980 a 84 anni mentre corregge le bozze della Rivista italiana di Ornitologia nel suo studio al Museo Civico di Storia Naturale di Milano.
Ho avuto la fortuna di averlo come Maestro, di seguirlo nei viaggi, di pubblicare con lui alcuni articoli, di imparare il mestiere...

Edgardo Moltoni negli anni '20 ed a fine anni '70

* Che rimpianto, pensare che serve una vita per imparare a vivere una vita (Jonathan Safran Foer)

 

disorientato per la scomparsa di Moltoni, chiamo a raccolta alcuni amici per dar vita al GRAN e lanciare l'Atlante degli uccelli nidificanti sulle Alpi italiane (RIO 1982-1988). Questo momento di aggregazione, nell'ottobre 1980 presso il Museo di Storia Naturale di Verona, risulterà azzeccato e darà frutti negli anni a seguire...

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artecipano all'incontro:
E. Benussi, G. Boano, M. Bocca, G. Bogliani, P. Brichetti, D. Cambi, C. Dicapi, P. De Franceschi, P. Fasce, M. Fasola, G. Fracasso, R. Lardelli, C. Martignoni, T. Mingozzi, R. Parodi, F. Perco, C. Pulcher, S. Toso

* Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare (Seneca)

 

indimenticabile escursione in Camargue con il mitico camper "Estafette 1000" che si accende e spegne a piacimento, soprattutto nelle gallerie dell'autostrada Genova-Ventimiglia!
In quel viaggio mi si infila una canna palustre nell'occhio mentre cerco un nido di Falco di palude ed Enrico Benussi quasi si spappola una mano nel tentativo di fotografare un nido di Taccola che gli crolla addosso insieme al muro!
Mitico viaggio, allietato dalla compagnia di due promettenti "allievi", Luca Canova e Nicola Saino

da un ingorgo autostradale, aprile 1980

 

spettegulesss tra amici sul traghetto per partecipare a un convegno sui rapaci in Corsica. Allora l'ambiente ornitologico era in fermento per la voglia di discutere, fare, cambiare... e non a caso in quel decennio sono nati parchi e riserve naturali, gruppi ornitologici, progetti di lavoro, periodici di natura e fotografia...

ottobre 1980
da sx. Pierandrea Brichetti, Bruno Massa e Laura Fasce

* Quando la squadra ha un problema è meglio cercare la soluzione che il colpevole (Julio Velasco)

nel 1981 creo con alcuni amici il Comitato di omologazione delle specie accidentali (COI); nel coordinamento mi affiancano Mauro Fasola e Silvano Toso, poi fino al 2007 Emiliano Arcamone e Daniele Occhiato.
Il Coi diviene Commissione Ornitologica Italiana nel 2001 in ambito CISO.
Ma avremo modo di parlare del lavoro fatto in questo lungo periodo...

da sx. Elio A. Di Carlo, Sergio Frugis, Aldo Pazzuconi, Pierandrea Brichetti, Emiliano Arcamone

 

arrancando con Carlo Dicapi verso la famosa stazione di inanellamento svizzera del Col de Bretolet, preludio ad una mia futura carriera di inanellatore dal finale tragico-comico...
Alla stazione, dove ci stanno aspettando anche gli amici Davide Cambi e Roberto Lardelli, "scopriremo" uno strano Prispolone dal sottocoda segnato di scuro...

settembre 1981
box: "Peccato originale e cacciata dal Paradiso terrestre". Affresco di Michelangelo Buonarroti,  Città del Vaticano

* Grande Spirito aiutami a non giudicare un altro se prima non ho camminato nei suoi mocassini per due settimane (Antico detto Sioux)

 

nel 1982 si conclude una ricerca, ideata e svolta con l'amico Mauro Fasola, su distribuzione e densità di Cornacchia grigia e Gazza nella Pianura lombarda. Tra il 1979-82 controlliamo circa 13 mila kmq mediante conteggi stradali invernali, pubblicando i risultati nel 1983.
Successivamente, tra il 1993 -99, collaboro ad una nuovo monitoraggio sulle due specie, coordinato da M. Fasola e organizzato dal DBA di Pavia con il supporto dalla Reg. Lombardia.
I risultati riguardanti la pianura bresciana evidenziano la progressiva espansione della Gazza nel corso degli anni '80, fenomeno tuttora in atto.

 

"Basilicata coast to coast": nel 1983 un drappello di ornitologici composto da Gion Boano, Pierandrea Brichetti, Davide Cambi, Enrico Meschini, Toni Mingozzi e Aldo Pazzuconi, viene inviato dall'INFS a rivoltare la regione come un calzino per colmare le lacune di conoscenza nell'ambito dell'Atlante italiano.
Diversità ambientale e ricchezza faunistica sono le sorprese che ci riserva questo bellissimo territorio, che negli anni a seguire mi rivedrà in varie occasioni

 

tra il 1980-87 pubblico alcuni lavori sulla "Distribuzione geografica degli uccelli nidificanti in Italia, Corsica e Isole Maltesi", l'ultimo dei quali scritto in collaborazione con Mauro Fasola. I testi sono molto dettagliati e corredati da mappe sulla distribuzione delle specie nidificanti e svernanti, nonché sulle rotte di migrazione e ricatture di uccelli inanellati.
Un'occasione per divulgare anche all'estero le nostre conoscenze su alcuni interessanti gruppi sistematici (Podicepedidae-Ardeidae)

 

lo studio della popolazione di Picchio muratore corso Sitta whiteheadi (video), iniziato nel 1977 con Carlo Dicapi, si conclude dopo 8 anni con risultati utili per la conservazione di questo raro endemismo (meno di 2000 coppie), la cui sopravvivenza è in gran parte legata al tipo di gestione forestale dell'habitat riproduttivo, le vecchie foreste di Pino laricio, ricche di tronchi morti ancora solidamente in piedi

Corsica, giugno 1984

 

giracchiando nei dintorni di Olbia il giorno di Pasqua 1986 con Enrico Benussi e Mauro Fasola (il terzo da sx), di ritorno dal primo convegno Medmaravis di Alghero.
Alla disperata ricerca di una trattoria aperta, iniziamo a seguire, tra macchia mediterranea e dune sabbiose, un profumo irresistibile, capitando ben presto tra alcuni birdwatcher sardi intenti a togliere dal fuoco un porcheddu cotto a puntino... ce l'offriranno con entusiasmo, ma per loro sarà un fatal error!

 

nel 1984-85 l'INBS mi incarica di compiere ricerche in Puglia per la Carta delle vocazioni faunistiche. Un'occasione per scorazzare in ambienti ricchi di biodiversità: isole Tremiti, foresta Umbra, duna di Lesina, steppe pedegarganiche, Lago Salso, saline Margherita di Savoia, monti della Daunia, Murge baresi, gravina di Laterza, scogliere di Otranto...

 

sulla Montagna Grande alla ricerca della Cinciarella algerina, durante una delle tante e lunghe pause del IV Convegno italiano di Ornitologia di Pantelleria (da ripetere!).
L'isola ospita l'unico insediamento europeo di questo Paride, la cui consistenza si aggira su alcune centinaia di coppie

settembre 1987
da sx: Stefano Gellini, Pierandrea Brichetti, Enrico Benussi, Toni Mingozzi, Mauro Fasola

 

...smaltite le fatiche dell'escursione sulla Montagna Grande, come al solito finisce tutto a tarallucci e vino! E ci sta anche lo "svizzero", sfinito per le battute di caccia ai gechi

Pantelleria, settembre 1987
da sx: Foscolo Foschi, Stefano Gellini, Pierandrea Brichetti, Paolo Galeotti, Gion Boano (in piedi), Niklaus Zbinden, Toni Mingozzi, Mauro Fasola, Enrico Benussi

 

finalmente in vista delle isole... ma forse sto solo sognando! Con Foscolo Foschi sulla fida "Tropea" nell'interminabile viaggio di trasferimento da Riccione alle Isole Tremiti: viste le mie origini camune (alta Valle Camonica) è già molto essere sopravvissuto alla traversata!

al largo di Ancona 1988, appena prima di una mareggiata che ci costringerà a rimanere in porto per un paio di giorni

 

il fermento "ecologico" che caratterizza gli anni '80 determina, tra l'altro, una nascita vertiginosa di parchi e riserve naturali: incoscienza giovanile, opportunità di lavoro, scarsa concorrenza ed esperienza di campagna, sono le molle che mi spingono ad "inventare" il mestiere di ornitologo. Poi per oltre due decenni mi immergo in ricerche sul campo, piani territoriali, carte faunistiche, progetti LIFE-Natura...

* Le persone possono dubitare di ciò che dici ma crederanno a ciò che fai (Lewis Cass)

 

al campo di inanellamento delle Tremiti non sono ammessi errori e le punizioni sono esemplari! Su queste meravigliose isole transitano migratori balcanici e siberiani, ma ciò stranamente non sembra destare particolare interesse...

San Domino, aprile 1988
Pierandrea Brichetti giustizia Stefano Valente

* Vedere qualcuno non vedere, è il modo migliore per vedere intensamente ciò che egli non vede (Roland Barthes)

 

il campo base di Cala dei Turchi a Capraia nell'Arcipelago delle Tremiti, punto di partenza e arrivo delle uscite alla scoperta dei nidi delle berte maggiori. Il mio compagno di ricerche, Foscolo Foschi, non soffrendo il mal di mare alloggia in una comoda barca, la fida "Tropea", mentre io preferisco sentire, almeno la notte, la terra sotto i piedi, svegliandomi all'alba attorniato da ratti e gabbiani reali...

Capraia, giugno 1988

 

nel 1988 un improvviso colpo di vento si porta via Davide Cambi, una delle colonne portanti della nostra ornitologia. Insieme abbiamo pestato in lungo e in largo praterie alpine e macchia mediterranea, condiviso importanti osservazioni, discusso, organizzato e pubblicato gli atlanti provinciali...

Col de Bretolet, settembre 1981

* Tutto nella vita riposa su ciò che si è fatto in precedenza (Edward Bunker)

 

nel decennio terminano i rilevamenti di campagna e vengono pubblicati i primi atlanti italiani (di quello delle Alpi si è già parlato), organizzati dal GRAN (poi GRA) in provincia di Brescia, quello degli uccelli nidificanti (1980-84) e degli svernanti (1984-88), quest'ultimo uno dei primi prodotti in Europa.
Nell'occasione si propone di organizzare a livello nazionale un atlante degli uccelli presenti in inverno, ma rimarrà solo un sogno... dal quale ci risveglierà trent'anni dopo il vento fresco di ornitho.it

 

prosegue e si amplia la ricerca pluriennale sulla Berta maggiore nelle isole Tremiti, iniziata nel 1987 con Foscolo Foschi.
I controlli annuali e l'inanellamento delle coppie hanno lo scopo di rilevare alcuni parametri demografici e genetici di una delle poche popolazioni conosciute nell'Adriatico

Capraia, maggio 1989
Pierandrea Brichetti con Ettore Randi, genetista dell'INFS

 

contemplando i primi nidi italiani di Spatola, scoperti a fine anni '80 nelle Valli di Comacchio, luogo magico e prodigo di altre "prime" nazionali: Gabbiano corallino, Sterna maggiore, Beccapesci, Sterna di Rüppell...
In questo caso, a onor del vero, siamo arrivati mezz'ora dopo i nostri amici Mauro e Luca... ma l'importante è partecipare!

Dosso Sassi, 12 maggio 1989
da sx: Foscolo Foschi, Mauro Fasola, Luca Canova, Pierandrea Brichetti

 

ANNI '60-'70

ANNI '90